Comunicazione, C.A.A. & Inclusione
L’epoca attuale è caratterizzata da molti tentativi d’innovazione per cercare di rendere la società un luogo maggiormente inclusivo nei confronti della diversità. Il bisogno naturale di comunicare spinge gli uomini a sperimentare modalità sempre nuove per testare strategie d’interazione che incontrino le capacità e le abilità di ciascun individuo.
Comunicare è un aspetto della vita umana che appartiene all’uomo e lo coinvolge fin dalla sua nascita in modo inconsapevole (Watzlawick, Beavin & Jackson, 1971) e può essere definito come “un codice condiviso che include elementi sia non verbali sia verbali che vengono utilizzati nella produzione e comprensione del linguaggio” (Visconti, Peroni & Ciceri, 2007 - pag.25).
Il discorso sulla comunicazione è molto ampio ed in continua evoluzione. Tuttavia, è possibile individuare i cinque assiomi sui quali si basano tutte le interazioni di tipo umano : è impossibile non-comunicare; ogni comunicazione ha un aspetto contenutistico ed una relazionale; la natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze comunicative; gli esseri umani comunicano sia numericamente sia analogicamente; gli scambi della comunicazione sono simmetrici o complementari (Watzlawick, Beavin & Jackson, 1971).
Inoltre, la comunicazione non è unica, ma esiste in svariate forme (Watson, Lord, Schaffer e Schopler, 1997).
Le sette forme di comunicazione
Ricordando che la comunicazione non è una sola, ma possiede molte sfaccettature, per implementare l’insorgenza o lo sviluppo delle abilità di interazione, è nato “un insieme di
conoscenze, strategie e tecnologie che hanno lo scopo di migliorare e incrementare le
capacità comunicative di coloro che hanno difficoltà, temporanee o permanenti, nell’utilizzo
del linguaggio orale e scritto” (Grenzi, 2018 - pag.4). Questo complesso di strumenti prende
il nome di Comunicazione Aumentativa Alternativa e viene abbreviato con la sigla C.A.A.; il
suo obiettivo principale è quello di fornire competenze comunicative a coloro che si trovano
in situazioni di difficoltà espressiva, favorendone l'inclusione (Beukelman & Mirenda, 2014).
Schematizzazione delle funzioni della
Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.) (Grenzi, 2018 - pag.5) |
La C.A.A. si può adattare a diversi contesti di vita della persona (prima infanzia, scuola, centrodiurni, ambiente sanitario e contesto lavorativo), diventando una concreta via di inclusione (ISAA Italy, 2017).
Per poter avviare un percorso basato sull’uso di immagini e simboli per comunicare è necessario condurre precedentemente una fase di osservazione nei confronti dell’individuo destinatario, così da comprendere quelle che sono realmente le sue difficoltà e potenzialità; solo in questo modo è possibile svolgere un lavoro di personalizzazione ed individualizzazione, partendo da quelli che sono i suoi interessi (Grenzi, 2018).
In una visione globale, quindi, la Comunicazione Aumentativa Alternativa facilita i processi di inclusione: basandosi sui simboli e sull’abilità visiva, risulta essere un linguaggio di facile comprensione per coloro che non hanno una specifica formazione nel settore (Grenzi, 2018) ed anche per i pari coinvolti nello scambio.
Riferimenti bibliografici:
Watzlawick, P., Beavin, J. H. & Jackson, D. D. (1971). Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi. Roma: Astrolabio Ubaldini.
Visconti, P., Peroni, M. & Ciceri, F. (2007). Immagini per parlare. Percorsi di comunicazione aumentativa alternativa per persone con disturbi autistici. Gussago: Vannini Editrice.
Watson, L.R., Lord, C., Schaffer, B. & Schopler, E. (1997). La comunicazione spontanea nell’autismo. Trento: Erikson.
Grenzi, F. (2018). Leggo, scrivo, imparo con la CAA. Per la Scuola elementare. Milano: Gaia Edizioni.
Beukelman, D. R. & Mirenda, P. (2014). Manuale di Comunicazione Aumentativa e Alternativa: Interventi per bambini e adulti con complessi bisogni comunicativi. Trento: Erickson.
ISAAC Italy (2017). Principi e Pratiche in CAA. A cura del Comitato Scientifico di ISAAC Italy costituito da Corradi, F., Caretto, F., Castellano, G., Damiani, M., Gasperini, M., Luciani, N. & Veruggio, G. (con il contributo di Sarti, P. & Fronticelli, G.).
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